Picnic PostNL, secondo Tobias Lund Andresen la squadra è in difficoltà perché “ultimamente è mancata la mentalità della iena”

Il 22enne danese fa però anche autocritica: "Non ho fatto abbastanza bene in termini di leadership, ma sono molto motivato a invertire la tendenza"

Dopo i primi mesi di gare del 2025, il Team Picnic PostNL si trova pienamente coinvolto nella lotta per non retrocedere dal WorldTour. La formazione neerlandese aveva iniziato la stagione con un buon margine di sicurezza sul 19° posto, ma nel corso delle settimane ha visto progressivamente ridursi il proprio vantaggio, venendo sorpassata nella classifica triennale dalla Cofidis e avvicinata da XDS Astana e Uno-X Mobility, entrambe in forte rimonta. Capace fin qui di ottenere solo due successi e meno di 2000 punti UCI, la squadra deve ora provare a invertire la rotta se a fine anno non vorrà ritrovarsi fuori dalle prime 18 posizioni (quelle utili per restare nella massima divisione), e a cercare di spronare il team è uno dei due corridori ad essere andato a segno in questa stagione, Tobias Lund Andresen, che spera che la squadra possa recuperare la mentalità mostrata negli scorsi anni.

“Quest’anno mi sembra che la mentalità si sia indebolita – ha dichiarato Lund Andresen a FeltetQualche anno fa usavamo sempre l’esempio della iena, perché caccia sempre in gruppo ed è l’unico animale che il leone non attacca. È questo che vogliamo rappresentare in bici. Ma ultimamente non se ne è parlato affatto. Credo che dipenda un po’ più dagli allenatori che si attengono a questo principio. Sicuramente le cose sono cambiate, ma credo anche che siamo tornati sulla strada giusta. Nell’ultimo mese ci siamo concentrati sul recupero di questa mentalità“.

Il 22enne danese fa però anche autocritica: “Non ho fatto abbastanza bene in termini di leadership della squadra. Sono stato un po’ fermo nell’ultimo mese e ho cercato di rimettermi in salute. È difficile affrontare una gara da leader se non si ha fiducia in se stessi. Tuttavia, sono molto motivato a invertire la tendenza e voglio essere una delle forze trainanti. Credo di doverlo fare se la squadra vuole sopravvivere“.

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